BRANCH EXEMPTION: ALERT SULLA INTERAZIONE CON NORMATIVA CFC

Il nuovo regime della Branch Exemption, disciplinato dall’art. 168-ter del Tuir, prevede la possibilità, per le imprese residenti in Italia che detengono una o più stabili organizzazioni all’estero, di optare per un regime di esenzione degli utili (e delle perdite) prodotti dalle stesse, con tassazione (o deduzione) solo nelle giurisdizioni di stabilimento.

Le disposizioni normative ed applicative, hanno fin da subito riservato uno specifico trattamento fiscale per le Branch stabilite in giurisdizioni definite “a fiscalità privilegiata”, con esplicito richiamo alla norma CFC di cui all’art. 167 del Tuir.

Il susseguirsi delle norme per l’individuazione di tali giurisdizioni, ha determinato la progressiva abrogazione delle black list, con speculare introduzione di variabili oggettive di determinazione, finalizzate al riordino del sistema.

Le novità in materia, da ultimo introdotte con il D. Lgs. 142/2018 che ha novato l’art. 168-ter con decorrenza 01.01.2019, richiedono una lettura unitaria e coordinata delle norme CFC e Branch Exemption, al fine di una compiuta applicazione alle fattispecie.(Accedi Area Business)

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